Circa la metà di tutti i bambini si trova prima o poi a scontrarsi con la difficoltà a prendere sonno.
Altrettanti genitori si trovano davanti la difficoltà nel mantenere la pazienza quando, pensando di poter avere un po’ di tempo per rilassarsi alla fine della giornata, devono far andare i figli a letto 4-5 volte nella stessa sera.
Molti genitori lamentano, infatti, che proprio nel momento in cui si sdraiano sul divano, si versano un calice di vino o si stanno godendo un film, arrivano i loro figli a comunicare che non riescono a dormire.
Può capitare che, stressati dalla giornata trascorsa, non si abbia la pazienza o la lucidità di rispondere in modo adeguato e che si rimproverino i bambini.
In realtà, come agli adulti, anche ai bambini può capitare di avere queste difficoltà che possono avere cause differenti: Paura del buio, Ansia da separazione, Preoccupazioni e tante altre.
Cosa puoi fare per affrontare questa situazione?
> Cerca di non fare congetture e inizia con il parlarne direttamente con tuo figlio. Chiedigli semplicemente “C’è qualcosa che ti preoccupa?” e, mostrando interesse ed accoglienza, raccogli il suo punto di vista sulla situazione. Come agli adulti anche ai bambini può capitare di ripensare ad eventi accaduti nella giornata appena trascorsa (per esempio una lite con un compagnetto) o ad eventi che accadranno nella giornata successiva (per esempio un’interrogazione).
> Verifica se tuo figlio va a letto all’orario corretto: è importante stabilire il fabbisogno di sonno di tuo figlio per capire se lo metti a letto troppo presto e, di conseguenza, il sonno non arriva per questo o magari è arrivato il momento di ridurre o eliminare il sonnellino pomeridiano.
> Crea dei rituali del sonno e, se vuoi saperne di più, puoi leggere quest’altro articolo dove abbiamo approfondito la tematica.
> Metti in atto delle tecniche di rilassamento: metti il bambino a letto, fagli chiudere gli occhi e chiedigli di immaginare il mare (o una spiaggia in cui andate spesso); fallo focalizzare sulle onde che vanno e vengono bagnando il litorale della spiaggia, sul suono calmo e tranquillo delle onde e sul verso dei gabbiani che volano sereni sopra il mare. Inizia a farlo respirare: ogni volta che un’onda del mare si infrange sul litorale chiedigli di inspirare e di espirare quando l’onda ritorna al mare lasciando la spiaggia. Concentrarsi sul respiro lo aiuterà a calmarsi e pian piano imparerà a svolgere l’esercizio da solo immaginando la scena, rilassandosi e predisponendo il corpo e la mente ad uno stato di quiete e tranquillità.
> Dai a tuo figlio segni inequivocabili sul fatto che è arrivato il momento di andare a letto: mettilo a letto, rimboccagli le coperte, dagli il bacio della buonanotte. Se dopo poco si rialza o piange, calmalo e ripeti esattamente gli stessi gesti: mettilo a letto, rimboccagli le coperte, dagli un bacio della buonanotte. Lasciarlo fuori dal letto o parlare insieme può essere controproducente in questi casi perché porta il bambino ad un nuovo stato di attivazione e potrebbe indurlo ad interpretarlo come un invito a rimanere sveglio. Puoi anche pensare ad una strofa di una ninna nanna da cantare ogni volta che ti chiama.
Il comportamento chiaro e fermo dei genitori nell’addormentamento trasmette al bambino la sicurezza per continuare a dormire tranquillo.
Tieni duro, sii determinato ed i risultati non tarderanno ad arrivare!
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Dr. Maria Rosaria Conte