Estate e DSA: come devo comportarmi con mio figlio ed i compiti?

Ogni anno la storia si ripete: finisce la scuola, iniziano le vacanze ed i genitori si scindono in due macro-categorie. Quelli che “mio figlio adesso deve rilassarsi e svagarsi. Ai compiti ci si penserà a fine Agosto” e quelli che “La fine della scuola e l’inizio delle vacanze non implicano un’interruzione dello studio. Senza costanza non c’è consolidamento”.

Questi due estremismi sono ancora più marcati nei genitori di alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento.

DSA e compiti estiviOgni anno la storia si ripete e presso il Katane Lab ci ritroviamo ad affrontare lo stesso argomento con tutti i genitori “nuovi”. Quest’anno però,  abbiamo deciso di scrivere anche un articolo in merito, così da poter essere d’aiuto a genitori che non abbiamo avuto il piacere di conoscere personalmente.

Lo diciamo chiaramente e poi spieghiamo le motivazioni: entrambe le posizioni hanno ragione.

Tuttavia entrambe le posizioni rischiano di irrigidirsi e diventare estremiste. Come sempre, in medio stat virtus.

> Perché è giusto che i bambini durante le vacanze si svaghino

Partiamo dal presupposto che i bambini (e anche gli adulti!) dovrebbero trovare i loro momenti di svago tutto l’anno e non solo d’estate o in brevi periodi concentrati.

Rilassarsi, godersela, passare degli spensierati momenti ludici è un vero e proprio toccasana sia per il corpo che per la mente: ne abbiamo bisogno. Ancor di più ne hanno bisogno i bambini.

Attenzione. Questa non è la classica frase “buonista e permissiva” che punta a premiare i ragazzi dopo un anno di impegno scolastico. È un diktat neurobiologico ed ampiamente confermato dalle neuroscienze: lo svago è essenziale per un corretto funzionamento psico-fisico.

Per questo non dovrebbe essere concentrato in periodi più o meno lunghi ma andrebbe “spalmato” lungo tutto l’anno. Sotto forma di mini-vacanze, di gite fuori porta o semplicemente di giornate d’ozio.

A riprova di questo, possiamo facilmente vedere come alcuni Stati stanno virando verso settimane lavorative di 4 giorni proprio per aumentare la produttività. Incredibile vero?

> Perché è giusto che i ragazzi continuino a fare i compiti durante l’estate

Chi sostiene questa posizione fa spesso leva sul non perdere le competenze acquisite. Ora, dire che si perdono le competenze acquisite non è del tutto corretto ma è certamente vero che non tenersi “allenati” intorbidisce alcuni processi che richiederanno un po’ di tempo in più per essere ripresi. Tuttavia questo non è assolutamente deleterio né grave. Una settimana di allenamento o due e tutto ritorna come prima.

Il punto di forza di questa posizione è che continuando a studiare ci si tiene mentalmente allenati e si consolidano competenze che durante l’anno sono state studiate ma non del tutto consolidate dall’alunno. Questo è trasversale ma vale ancor di più per i DSA.

La posizione ottimale

Come detto, il motto latino in medio stat virtus torna dalla nostra parte anche in questa situazione.

La posizione ottimale sarebbe quella di dedicare 3 ore settimanali allo studio (suddivise in 4 sessioni da 45 min) e le restanti 165 ore a svago e riposo.

DSA e Compiti estiviDetta così la proporzione non sembra affatto equilibrata vero? Tuttavia il nostro cervello funziona come il nostro corpo e lo studio è come la palestra. Fare lunghe sessioni di studio matto, per il cervello e la mente, sono l’equivalente di 3 ore di allenamento intensivo in palestra: pochi risultati concreti e molto dolore ai muscoli (provare per credere!).

È molto più efficace fare palestra 1h al giorno 3-4 volte a settimana che fare lunghe sessioni di allenamento intensivo e lo stesso vale per lo studio. Soprattutto se questo è accompagnato da una buona qualità del sonno (perché è proprio durante il sonno che le informazioni acquisite durante la giornata vengono consolidate e non mentre stiamo sui libri).

In sintesi: la ricetta per un’estate che renda tutti felici e performanti

Fai in modo che i tuoi figli dedichino 4 sessioni da 45 minuti a settimana allo studio o al potenziamento. Sarà facile far accettare queste tempistiche allo studente (45 minuti sono nettamente meglio di 1 ora a livello percettivo) e tutti otterranno quello che vorranno.

Potrai vedere tuo figlio fare progressi notevoli anche durante l’estate, lui/lei vivrà pienamente l’estate ed anche l’approccio allo studio, se ben impostato, sarà gradevole in queste modalità.

DSA e compiti estiviSe tuo figlio fa già un potenziamento specialistico non interromperlo ma fallo rientrare in queste sessioni e non calcolarlo a parte. Se invece non lo fa, valuta concretamente questa opzione: il lavoro specialistico permette di avere una massimizzazione della qualità del lavoro svolto in quelle sessioni e permette a voi di evitare eventuali conflitti in caso di iniziale rifiuto verso lo studio estivo.

Se hai già un Centro di riferimento, non indugiare e contattalo. Se, invece, vuoi fare un lavoro con Katane Lab (in presenza o a distanza) o hai bisogno di un nostro parere, puoi serenamente contattarci e saremo lieti di fare un colloquio preliminare per calibrare il lavoro di potenziamento da fare durante l’estate con tuo figlio.

Dr. Marco Catania