Enuresi notturna in età adolescenziale

Quando si parla di enuresi, nella maggior parte dei casi, si fa riferimento ad un problema della fanciullezza legato al mancato raggiungimento del controllo degli impulsi che porta il/la giovane a “bagnare il letto”. Problema, peraltro, molto comune seppur con durata, frequenza ed intensità molto variabile.

Enuresi adolescenti e adultiCosa molto diversa, invece, è l’enuresi che si manifesta nel giovane non più bambino o, addirittura, nell’adolescente o nell’adulto. Non sarà difficile capire quanto un disturbo del genere possa essere imbarazzante, difficile da gestire e dal forte impatto psichico.

Cause dell’enuresi

I casi di enuresi strettamente legati ad una condizione medica sono i più rari. Generalmente, infatti, questo tipo di problematica è legata ad aspetti psicologici. Se ci si rivolge al proprio medico di base sarà opportuno fare i dovuti accertamenti per escludere l’origine organica della problematica per poi affrontarla da un punto di vista psicoterapeutico che, solitamente, è la via risolutiva migliore.

 

Quando l’enuresi è normale?

Dobbiamo ricordare, prima di parlare di rimedi, che entro i 5 anni d’età gli episodi di enuresi sono solitamente regolari. Legati allo sviluppo ed all’acquisizione delle competenze di controllo della minzione. Cosa diversa è continuare a bagnare il letto anche dopo i 5 anni con episodi piuttosto frequenti (1-2 volte a settimana).

Va fatta anche un’ulteriore distinzione tra un’enuresi di tipo primario (ovvero il mancato raggiungimento del controllo della minzione) da un’enuresi di tipo secondario (quando il controllo viene acquisito e si “regredisce” tornando a bagnare il letto).

Rimedi, soluzioni e cosa non fare

Il trattamento dell’enuresi notturna non è protocollare ed è molto influenzato da fattori familiari e personali del paziente.

Tuttavia esistono diverse strategie solitamente consigliate per “tamponare” il problema che, in realtà lo alimentano e lo rendono sempre più consolidato. In questa fase andremo quindi a vedere quali sono le cose da non fare in caso di enuresi notturna:

  • Evitare di bere 1-2h prima di andare a dormire: questa è un classico. Per ridurre la possibilità di incontinenza la persona tende spesso a non bere la sera (o a non far bere il figlio). Questa strategia, di solito, ha dei riscontri nei primissimi giorni (dovuti principalmente ad una sorta di effetto placebo) per poi rivelarsi inutile nel medio termine ed addirittura deleteria nel lungo termine.
  • Una seconda strategia disfunzionale è legata all’utilizzo di pannolini o mutande/assorbenti. Anche in questo caso la strategia messa in atto per risolvere il problema ci si ritorce contro costituendo un fattore di mantenimento della problematica più che un aiuto a risolverla. Se, da un lato, la mutanda assorbente rende il sonno più sereno ed evita che il letto venga bagnato (o quantomeno ne riduce l’impatto), dall’altro è un’ottima strategia per evitare di acquisire il controllo con il risultato di peggiorare, a medio e lungo termine, la situazione.

Quindi cosa fare per risolvere l’enuresi notturna?

La cosa migliore, che si tratti di enuresi notturna nel bambino, nell’adolescente o nell’adulto, è quella di rivolgersi ad un terapeuta. Ad oggi, tanto la terapia cognitivo comportamentale, quanto le terapie brevi, dispongono di strumenti per la risoluzione rapida e definitiva di problematiche legate all’enuresi notturna.

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Dr. Marco Catania