Mio figlio dorme ancora nel lettone e non riesco a convincerlo a dormire nella sua stanza.
Vuole stare con noi a tutti i costi!
Questa situazione non è affatto rara per diverse famiglie e, per ovvi motivi, rischia di diventare un’abitudine altamente disfunzionale oltre che fastidiosa.
Attenzione: che ogni tanto il pargolo faccia un brutto sogno e voglia avere la ‘protezione’ di mamma e papà non è necessariamente un comportamento problematico. Qui vorremmo focalizzarci sul caso in cui la richiesta del bambino sia continua e pervasiva, il caso in cui se il piacere del lettone viene negato porta ad esplosioni di rabbia e forti ribellioni del bambino che, alla fine, la vince.
Di seguito, quindi, alcuni consigli per far smettere tuo figlio di dormire nel lettone.
- Comportati come se fosse la prima volta che si presenta il problema:
Molto spesso, nel rimproverare il figlio, si tende ad utilizzare formule verbali che enfatizzano il continuo ripetersi del comportamento indesiderato. “Ogni volta la stessa storia…”, “Com’è possibile che ogni sera devi dormire qui?!”, “Te l’ho già detto ieri, no!”ecc…
Queste modalità comunicative sottintendono e rimandano al bambino l’idea che il suo comportamento sia ‘atteso’ e che, in fin dei conti, sia considerato lecito.
Mutando l’aspetto verbale del rimprovero comportandosi come fosse la prima volta che il comportamento si presenta si rimanderà al bambino l’idea che il suo comportamento è del tutto inatteso e non accettabile
- Trasformare il piacere in sofferenza:
Per il bambino poter dormire nel lettone con i genitori (o con un genitore) è un gran piacere, è innegabile. Per questo, dal suo punto di vista, la lotta, le grida, la rabbia sono piccoli sacrifici rispetto al piacere dato dal risultato ottenuto.
In questa seconda strategia bisogna prima accogliere la richiesta del figlio con affetto ed entusiasmo. Dopodiché, dopo che il bambino si è addormentato, i genitori (a turno) dovranno muoversi, scalciare, spostare le coperte fino a far svegliare il bambino (facendo rigorosamente finta di dormire). Non appena il bambino si addormenterà nuovamente i genitori ricominceranno.
Questo comportamento farà si che per il bambino dormire con i genitori diventi una sofferenza e non più un piacere. In un lasso di tempo da una notte a 3-4 notti al massimo, si alzerà e tornerà a dormire nel suo letto da solo pur di non patire più quella tortura.
Queste strategie sono spesso molto utili per bloccare il comportamento problematico del bambino.
Tuttavia, in alcuni casi, possono non essere sufficienti poiché la richiesta di dormire nel lettone potrebbe sottendere altre problematiche emotive del bambino (paura nel dormire da solo ad esempio).
Qualora non si rivelassero sufficienti, piuttosto che aspettare che il problema ‘passi da solo’ (cosa che potrebbe anche non accadere) è più utile rivolgersi ad uno psicologo ed avviare un percorso di terapia breve o di parent training al fine di comprendere l’esatta dinamica della tua situazione ed intervenire in modo tempestivo, efficace ed efficiente.
È una situazione che hai vissuto e che hai risolto autonomamente? Condividi la tua esperienza nei commenti e facci sapere se hai adottato altre strategie che hanno funzionato o se, dopo aver utilizzato una delle strategie proposte, sei riuscita a risolvere la problematica!