“Cosa posso fare se mio figlio si comporta male a scuola? È colpa mia?”
Sono sempre più numerosi i genitori che vengono convocati dagli insegnanti perché il proprio figlio “si comporta male a scuola”.
Cosa vuol dire comportarsi male? A scuola gli insegnanti segnalano che il figlio non sta mai fermo, si distrae facilmente e non ascolta. Le insegnanti riferiscono di richiamare l’ attenzione del bambino innumerevoli volte; il bambino si ritrova, giorno dopo giorno, a collezionare una serie di note per il suo comportamento che viene riconosciuto come inadeguato rispetto al contesto. I tentativi messi in atto sono diversi e sembrano non funzionare. La situazione peggiora con il passare del tempo.
Come reagiscono i genitori a tutto questo? Inizialmente alcuni genitori sembrano minimizzare il problema e sottovalutare la situazione, pensando che il loro figlio è semplicemente vivace ed è sempre stato così. Sperano che con il passare degli anni le cose possano migliorare da sole. In alcuni casi, con il trascorrere del tempo, la situazione diventa difficile anche a casa, i bambini possono mostrare “capricci” quando gli viene chiesto loro di sedersi a tavola, lavarsi le mani, sedersi per fare i compiti, svolgere i loro compiti quotidiani.
E’ bene sottolineare che alcuni comportamenti di questo tipo possono essere considerati normali ed è necessario gestirli in modo efficace e funzionale nei vari ambiti di vita del bambino. Quando tuttavia le difficoltà persistono nel tempo e diventano più frequenti, intense e gravi è necessario rivolgersi ad uno Psicoterapeuta.
Cosa è utile chiederti prima di allarmarti?
- Da quanto tempo si verificano questi comportamenti?
- Hai notato se si è verificato un peggioramento nel tempo?
- I comportamenti si manifestano in più ambiti di vita del bambino? A casa? A scuola?In un contesto sportivo? Quando siete al supermercato? Quando andate a cena fuori? Ecc…
- Quali sono le situazioni in cui il bambino sembra essere particolarmente irrequieto? Questo si verifica in presenza di chi?
- Ci sono altri adulti che pensano che il bambino sia particolarmente movimentato e agitato?
- Che impatto hanno i comportamenti del bambino nella sua vita? Che cosa gli impediscono di fare?
- Il bambino ha difficoltà a fare i compiti da solo?
- Non riesce a praticare uno sport?
- Gli altri bambini non lo vogliono giocare con lui? Non viene invitato alle feste?
Se ti sei riconosciuto in molte di queste situazioni, è utile comprendere bene la situazione che stai vivendo e fornire un supporto adeguato al bambino. In alcuni casi il bambino potrebbe presentare delle difficoltà transitorie legate a eventi specifici quali per esempio cambio di scuola, trasferimenti, lutti, eventi drammatici di altro tipo. Nei casi in cui le difficoltà si manifestano in più contesti di vita del bambino è indispensabile approfondire la conoscenza della situazione e intervenire tempestivamente così da favorire un migliore adattamento del bambino e sviluppare delle relazioni positive con i pari e con gli adulti di riferimento.
Cosa hai provato a fare in una situazione simile? Per avere maggiori informazioni sulla tematica e per condividere la tua esperienza lasciaci un tuo commento. Saremo felici di risponderti.
Dr. Manuela Gambera