Agata, 36 anni: “Mio figlio la mattina non si vuole vestire, dice che la maglia è troppo stretta. I pantaloni non gli piacciono, gli danno fastidio. Non si vuole mettere le scarpe, dice che sono scomode eppure gliele abbiamo comprate una settimana fa. A me non piacciono ma pur di accontentarlo e non fargli fare storie in negozio, gli abbiamo dato la possibilità di scegliere. Tutti i giorni è così, inventa solo tantissime scuse. Perdiamo tanto tempo la mattina, io mi arrabbio molto, lo rimprovero, lo sgrido.
Giovanni, 38 anni: “Una situazione che ci tormenta parecchio è il momento della cena, siamo costretti a richiamarlo più volte a tavola. Rimane davanti la Play Station nonostante i nostri continui richiami finché non gli stacco la corrente elettrica del televisore e a quel punto si alza. A tavola si rifiuta di mangiare quello che mia moglie ha preparato. L’altra sera mia moglie aveva cucinato il suo piatto preferito: pollo e patatine fritte. Ha lasciato la carne e si è mangiato tutte le patatine. La situazione è diventata particolarmente tesa perché io mi sono arrabbiato con mia moglie per avergli permesso di mangiare le patatine. Tutto questo è sfociato in una lite familiare. Non sappiamo più cosa fare. Ci hanno suggerito di fare un Parent Training”
Costanza, 42 anni: “Sono io che non riesco a gestirlo, la colpa è mia. Non posso neanche portarlo con me al supermercato. Deve decidere lui cosa prendere dagli scaffali e si creano spesso situazioni imbarazzanti”
Beatrice, 44 anni: “La cosa che più mi preoccupa è che ogni mio suggerimento cade nell’oblio. Non mi ascolta. Non accetta le mie proposte, vuole sempre fare di testa sua e finiamo sempre per scontrarci. È una continua lotta. Che cosa ne sarà del nostro rapporto se già adesso torna a casa da scuola e non mi racconta nulla della sua giornata?
Agata, Giovanni, Costanza e Beatrice sono persone con caratteristiche diverse, che vivono una condizione di sofferenza e di disagio. Tutti e quattro sono spinti da una forza motrice: il cambiamento. È importante per loro mettersi in gioco, rivedere modalità, scelte e azioni educative.
Sono consapevoli del fatto che il cambiamento parte dall’adulto, il quale ha un ruolo decisivo nel determinare un’influenza positiva sui figli. Hanno constatato che le innumerevoli richieste, l’utilizzo di un tono di voce alterato, gli scoppi di rabbia, le accuse contribuiscono solo ad esasperare la situazione ed a inasprire i rapporti.
Sono pronti ad individuare con l’aiuto di un Professionista le strategie più funzionali per migliorare la loro situazione.
Se ti ritrovi in una di queste descrizioni, ti consigliamo di proseguire la lettura e di scoprire perché è importante beneficiare di questo tipo di intervento.
“Perché è utile seguire un percorso di Parent Training?”
Il Parent Training è un intervento psicoeducativo che può essere applicato non solo in ambito clinico per le problematiche comportamentali ma anche in svariate situazioni di vita quotidiana quali conflittualità tra fratelli, compiti scolastici, alimentazione e sonno.
Intraprendere un percorso di Parent Training è utile perché aiuta i genitori a:
- Individuare quello che pensano circa i comportamenti del figlio. Questo consente di accrescere la consapevolezza che i pensieri influenzano le loro risposte alle situazioni. Ad esempio, alcuni genitori pensano che il bambino voglia fargli un dispetto e questo li porta ad avere delle reazioni eccessive di rabbia che a loro volta alimentano i comportamenti inadeguati del figlio. Altri pensano che il figlio voglia sfidarli col suo comportamento mettendoli in imbarazzo dinanzi alle altre persone;
- Far emergere i propri stati d’animo, ad esempio “Mi sono sentita inefficace come madre”, “Mi ha fatto male vedere mio figlio comportarsi in quel modo”;
- Riflettere sulle cause che determinano l’emissione di un comportamento per individuare strategie utili e funzionali a far fronte alle situazioni emergenti.
“Quali sono gli obiettivi di un Parent Training?”
Gli obiettivi dell’intervento sono:
- Costruire una relazione genitore- bambino positiva incrementando la quantità e la qualità delle interazioni adeguate
- Migliorare gli stili educativi dei genitori favorendo una maggiore coerenza delle strategie e delle modalità comunicative
- Favorire una comunicazione adeguata all’interno della famiglia
- Accrescere l’efficacia delle competenze genitoriali affinché il genitore sia comprensivo, positivo, autorevole e coerente con il figlio
Se sei un genitore, ricorda che puoi contribuire attivamente al cambiamento che cerchi.
Dott. Manuela Gambera
Katane Lab – Psicologia Evolutiva
Dr. Marco Catania
Dott.ssa Manuela Gambera
Dott.ssa Maria Rosaria Conte
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Katane Lab è un’associazione Catanese che opera in territorio locale e nazionale, in ottica multidisciplinare cerca di fornire a genitori, operatori sanitari ed insegnanti, strumenti per fornire al minore un contesto d’apprendimento e di sviluppo il più ottimale possibile, tramite incontri di formazione, consulenze e lavoro diretto ed indiretto con bambini ed adolescenti.