“Voglio rimanere ancora sveglio” “Non voglio andare a letto”

suggerimenti per mettere tuo figlio a lettoQuante volte tuo figlio ha pronunciato queste parole quando si avvicina l’ora di andare a dormire? Molti genitori lamentano questo tipo di problematica con il proprio figlio riportando un copione che si ripete quasi ogni sera.

Mariella racconta: Inizio con le buone, cioè lo chiamo, lo invito a lavarsi i denti per poi andare a letto. Già sento le sue prime lamentele e allora lo ‘minaccio’. Subito dopo le minacce mi sento in colpa perché non mi piace usare queste strategie e, alla fine dei giochi, finisco per arrabbiarmi per essermi sentita in colpa”.

Cosa mantiene attivo il problema?

Spesso si instaurano questi tipi di meccanismi ciclici che portano la problematica a restare attiva. In preda ai sensi di colpa, poi, potrebbe capitare di lasciarsi convincere a leggere una storia della buonanotte, o due, o anche tre!

Pur di non andare a letto e tardare il momento della separazione dai genitori, infatti, i bambini inventano mille scuse: “leggimi ancora una storia”, “non mi piace questo pigiama”, “devo fare la pipì”, “ho sete”.

suggerimenti per mettere tuo figlio a lettoEsistono diverse spiegazioni che possono spiegare questo fenomeno: il bambino potrebbe temere il letto o il sonno per paura di vivere incubi; potrebbe avere paura del buio e associare le tende mosse dal vento ai fantasmi; l’orario potrebbe essere eccessivamente presto o considerato tale; il bambino potrebbe avere paura di separarsi dai genitori.

Cosa possiamo fare quando il bambino non vuole addormentarsi?

Ecco i 5 consigli che stai cercando:

1) Molti genitori pensano che i loro figli non dormano abbastanza. Ne siamo sicuri? Per verificare la quantità di ore di sonno di cui hanno bisogno, ti consiglio di prendere nota, per una settimana, di quante ore dorme tuo figlio (sonnellini pomeridiani compresi). Facendo una media delle ore settimanali potrai renderti conto del fabbisogno di ore di sonno del tuo bambino. A questo punto scoprirai, ad esempio, che se ha bisogno di 10 ore di sonno e vuoi che si svegli alle 7 del mattino, potrà andare a letto alle ore 21.00.

2) Molti bambini, per contrastare la crescente stanchezza, intraprendono attività fisicamente attivanti prima di andare a letto e questo non agevola il sonno. Per questo motivo, un’ottima strategia consiste nel cercare di creare dei “rituali della buonanotte” della durata di almeno 30 minuti: fai qualche gioco tranquillo con tuo figlio, poi invitalo a mettere il pigiama ed a lavare i denti e concordate insieme un’attività da fare a letto. Ad alcuni bambini piace farsi raccontare una storia, ad altri piace fare una preghiera, ad altri ancora piace raccontare e farsi raccontare la giornata appena trascorsa. Fai attenzione: i rituali devono essere monotoni, sempre uguali e devono essere concordati prima insieme a tuo figlio. La monotonia infatti creerà un momento prevedibile e sicuro ottimo per conciliare il sonno!

3) Per rassicurare tuo figlio puoi consentirgli di portare a letto un oggetto a cui tiene particolarmente: un peluche o una bambola. Puoi, inoltre, accendere una piccola lucina in modo che non sia totalmente al buio.

4) I bambini sono spesso molto sensibili e se si accorgono che i genitori hanno fretta di metterli a letto perché sono ansiosi di guardare un film o il telegiornale, si potrebbero sentire messi da parte. È importante che i genitori mettano in atto i “rituali della buonanotte” senza fretta per creare un contesto di serenità e tranquillità da trasmettere al bambino. Dunque, iniziate con largo anticipo i rituali e, se sta per andare in onda il vostro programma preferito, registratelo! In questo modo non perderete né il programma né la pazienza!

5) Per riconoscere gli sforzi del bambino e rinforzarlo puoi creare un calendario delle ricompense in cui, di giorno in giorno, appiccicare un adesivo ogni volta che tuo figlio va a letto seguendo le regole stabilite senza troppi intoppi. Ogni tre giorni puoi concordare un premio con lui, per esempio, fare un’attività tutti insieme.

Hai avuto esperienze simili e le hai risolte utilizzando strategie diverse? Scrivi nei commenti come hai fatto a creare degli efficaci rituali della buonanotte. Oppure condividi questo articolo con altri genitori che pensi possano trarne giovamento 😉

Dr. Maria Rosaria Conte